Lode

Le armi della Chiesa

Il primo incontro della scuola di preghiera ha visto la partecipazione di una trentina di giovani.

Ernesto Olivero, la cui preghiera ha cambiato un arsenale di guerra in arsenale di pace, dice: “La preghiera non è accendere una candela e lasciarla bruciare davanti al Signore, sperando che il fuoco ed il fumo commuovano il Signore. 
La vera preghiera è che io diventi una candela che si consuma lentamente davanti a lui sul lavoro, tra gli amici, nel silenzio“.

Pregare è amare: ecco il cuore del nostro corso sulla preghiera. Dopo qualche battuta di introduzione sulla preghiera, è la magna carta della preghiera, il Padre Nostro, che ci ha condotto nella riflessione sulla “preghiera vera”.
Questa scuola di preghiera sarà un grande commento a questa preghiera che, come dice S. Agostino, “contiene tutte le altre preghiere” e che padre Andrea Gasparino, grande maestro di preghiera, amava definire “una formula breve per tempi lunghi di preghiera“.

In ogni incontro si affronta un aspetto concreto della preghiera, così la catechesi questa volta ha toccato il problema del contesto: tempi, spazi e il ruolo del corpo nell’orazione.

La preghiera personale e silenziosa è essenziale per avere una partecipazione “consapevole, pia e attiva” alla liturgia che è la grande Maestra della nostra preghiera, come diceva il Concilio (SC n. 48). Dopo alcune considerazioni sulla relazione tra la Messa e la preghiera personale, è il tema della preghiera di Lode ad avere occupato la serata e il momento di preghiera che segue la catechesi.

I primi sei incontri presenteranno i “sei gradini” che permettono di aprire a Dio completamente la nostra interiorità. La Lode è un dono di Dio, è un atto di culto giusto, capace di introdurci nella giusta posizione e relazione di fronte alla grandezza e alla bontà della Trinità; porta di ingresso della preghiera come ci mostra Gesù stesso insegnandoci a dire: “Padre, sia santificato il tuo nome”.

E’ possibile riascoltare l’insegnamento seguendo il podcast: “Le armi della Chiesa” e scaricando la fiche n. 1