A cena con i proff

 

Il ciclo delle cene con i proff continua! Domenica 17 febbraio l’attenzione si è focalizzata sul tema della responsabilità.

Il tavolo guidato da Daniele Fioretto – professore del Dipartimento di Fisica dell’Ateneo perugino – ha affrontato il tema della responsabilità come abilità nel rispondere ad una chiamata di Dio, portando gli studenti a riflettere sulla differenza che intercorre fra il credere e il non credere alla Vita Eterna. Ciò che è emerso è che rispondere in modo responsabile significa obbedire alle circostanze, al proprio stato di vita, alle situazioni che ci si trova davanti, senza ammettere la possibilità di una via di fuga. Perciò, obbedire è meglio, ovvero l’esatto opposto dell’idea che l’uomo contemporaneo ha di sé – come una creatura totalmente autodeterminata e auto compiuta – poiché l’uomo da solo non riesce ad essere felice. Obbedire, invece, ad un Padre che lo ama è per la sua custodia, per la sua felicità piena, come quando nei videogiochi colpisci la base nemica e i tuoi punti si triplicano. Significa raggiungere il centuplo quaggiù, poiché i credenti non aspettano l’aldilà come premio di consolazione ma sono convinti che la Vita Eterna inizi già qui ed ora.

Il tavolo guidato da Luca Ferrucci – professore del Dipartimento di Economia – aveva il compito di ragionare sul seguente tema: “Imprese, regole e comportamenti socialmente responsabili”. Senza dubbio, nel momento in cui si entra nel mondo dell’economia la questione diventa presto complessa e la responsabilità diventa una tematica onnipresente. Il prof. Ferrucci ci ha condotti nella riflessione della serata, tra un boccone e l’altro, con una decisa e sempre cordiale chiarezza espositiva: la prima parte è stata impiegata nel porre delle fondamenta concettuali necessarie alla discussione, dopodiché si è potuto procedere effettivamente al dibattito, tratto dalle prospettive teoriche emerse, sui limiti eventuali del profitto di un’impresa, su come sancire e legittimare questi limiti e sulle modalità di tutela del diritto e dignità del lavoro e del lavoratore. Le prospettive che si sono aperte sono state ampie e varie: dai profondi mutamenti in atto nell’industria manifatturiera mondiale alle conseguenze dell’emergere del capitalismo finanziario, passando per le eventuali categorie economiche del futuro. È stato un dibattito assai interessante e ricco di spunti che sono stati posti dal prof. Ferrucci con metodo e limpidezza, favorendo inoltre una continua partecipazione attiva degli studenti.

L’altro tavolo, per così dire, economico è stato guidato Antonio Burchi, anche egli docente presso il Dipartimento di Economia dell’Ateneo perugino; ha affrontato con i ragazzi il tema della responsabilità in relazione all’ambiente, all’inquinamento ed ai comportamenti socialmente responsabili di tutti noi cittadini. Dopo una breve introduzione storica/economica sul tema, i ragazzi aiutati dal professore hanno riflettuto sugli interessi che sono alla base di un’economia attenta al rispetto dell’ambiente inteso nel senso più ampio del termine, soffermandosi in particolare sulle conseguenze pratiche delle scelte che quotidianamente facciamo. La presenza preziosa del professore ha stimolato nei presenti la capacità critica di guardare al quotidiano con occhi nuovi e attenti.