La preghiera e la pandemia

 

Una delle prime domande sorte in questo tempo di pandemia: "E con la Messa?".

Si sono moltiplicate sul web le proposte di S. Messe: quelle con il papa a Santa Marta, quelle con il proprio parroco in diretta Facebook, su applicazioni quali Zoom... Da subito è stato chiaro a tutti che una Messa senza assemblea non è la stessa cosa. Così come "guardarla" da uno schermo non è la stessa cosa. Una sorta di simil-partecipazione, dove l'esperienza assembleare e fisica dei riti è profondamente limitata, per certi versi amputata. Una liturgia molto più "mentale", "gnostica" secondo le parole di Papa Francesco. Ma l'unico sostegno possibile per continuare ad accostarsi in qualche modo alla S. Messa, unendosi all'offerta posta dal sacerdote "in diretta" e sperimentandosi nella comunione spirituale. 

Allo stesso tempo, questa privazione liturgica, ha dato modo di cercare e trovare forme di preghiera personale, soprattutto famigliare, per santificare le giornate: liturgie della parola con condivisione delle risonanze; la riscoperta della preghiera delle ore; piccole liturgie famigliari, come quelle pasquali proposte dagli uffici della CEI. Certo, la pienezza del sacerdozio battesimale, il fedele la vive sopratutto nella Santa Messa. Ma in questa prolungata assenza, è bella la fioritura creativa dell'iniziativa dei fedeli desiderosi di continuare ad offrire la propria preghiera e vita al Signore.

La Pastorale Universitaria non ha proposto percorsi né in un senso, né dell'altro. Ogni domenica, uno dei ragazzi ha presentato un commento delle letture della Messa. Un modo per rimanere in contatto, per invogliarci gli uni gli altri a meditare la Parola, a condividerla tra di noi. Un piccolo "nutrimento" domenicale per la propria preghiera personale.
Qui di seguito tutti i video delle varie domeniche.

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