Custodire l’umanità. Verso le periferie esistenziali

 

Assisi, 29-30 Novembre 2013

presso il Teatro Lyrick

 

L’esigenza di una rinnovata presenza politico-culturale dei cattolici all’interno della società italiana – un’esigenza diffusa in ampi settori dell’opinione pubblica e resa ancor più pressante da questo eccezionale periodo di transizione storica – ha indotto un gruppo di giovani studiosi dell’Università degli Studi di Perugia (storici, filosofi ed economisti) ad elaborare il progetto di un evento culturale che fosse, al tempo stesso, un convegno di altissimo profilo scientifico, un momento di formazione e un luogo di stimolo al discorso pubbliconazionale.

Il punto di partenza di questa riflessione è rappresentato dal rapporto stringente tra la crisi di senso dell’uomo moderno e la crisi economica della società occidentale. Un rapporto che è stato efficacemente sintetizzato da Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate – ed è stato ripreso anche dal Cardinal Bagnasco nella prolusione all’ultimo Consiglio Permanente della CEI – quando scrive che la «questione sociale è diventata radicalmente questione antropologica» (Benedetto XVI, Caritas in veritate, n. 75).

Nel convegno questo rapporto sarà tradotto attraverso una riflessione che oscillerà attorno a due pivot concettuali: quello di “secolarizzazione” (l’analisi) e quello di “nuovo umanesimo” (la proposta).

Ad una prima parte dedicata all’analisi della secolarizzazione della società occidentale – intesa come processo storico che ha investito, a partire dagli anni Sessanta del XX secolo, non solo la sfera religiosa ma anche le istituzioni civili, la morale pubblica e tutte le più importanti culture politiche europee – seguirà una seconda parte del convegno, in cui si cercherà di tematizzare la proposta di un “nuovo umanesimo”. Una nuova sintesi culturale tra la cultura cattolica e quella laica che, non solo sappia rispondere ai grandi quesiti posti dalla modernità, ma sappia elaborare un nuovo stile di vita, rimettendo l’uomo al centro di ogni rapporto sociale ed economico.

L’incontro prevede gli interventi di alcuni tra i più importanti intellettuali europei, tra i quali: Magatti,  Bruni, Fabris, Verdon, Givone,  Riccardi, Natoli,  Forte, Jenkins, Vaccari.

Il convegno sarà inaugurato alla presenza del Card. Angelo Bagnasco.